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martedì 28 aprile 2009

BINGO E SLOT: la storia infinita!


"Giochi Ventinove arresti, il regista è un imprenditore legato al clan «Rififi»
Il Bingo dei Casalesi da Milano a Lucca Videopoker e scommesse, sigilli alle sale"
Fonte:http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_28/bianconi_2c4d0f8a-33c0-11de-8558-00144f02aabc.shtml

"In pratica, non è la camorra a cercare l’imprenditore per im­porre la propria partecipazione agli affari, bensì è l’imprendito­re a proporre ai clan l’ingresso nell’affare, offrendo denaro in cambio dell’appoggio a piazza­re i suoi marchingegni per fare soldi: slot machine e new slot, bingo, video-poker, e scommes­se sportive. Un giro da decine di milioni di euro, che ha porta­to la «holding» di Grasso ad ac­cumulare i beni sequestrati ieri dalla Finanza: società, ditte in­dividuali, immobili, autoveico­li e altro, per un valore comples­sivo di oltre 150 milioni, assicu­rano gli inquirenti."


Altro articolo interessante sul bingo e le slot machine:

"BINGO E SLOT: I GIOCHI NEL MIRINO DEI BOSS"

Da "LA STAMPA" di lunedì 27 aprile 2009

Inchiesta BINGO E SLOT A. MASSARI, F. SANSA ROMA Un giro d`affari nove volte più grande del Superenalotto e mafie sono interessate ai giochi legali. Bisogna prestare la massima attenzione».
Fonte:http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=36228233

In quest'ultimo articolo, è molto interessante soffermarsi su questa parte:
"I giochi legali hanno sponsor anche in Parlamento. Parecchi politici, o parenti, si sono buttati nell`avventura, come Italico Lonardo, cognato dell`ex ministro di Giustizia Clemente Mastella e socio della Sgai, specializzata in scommesse. Lo stesso Italico Lonardo denunciato, dalla squadra mobile di Palermo, per esercizio abusivo di gioco e scommesse, associazione per delinquere e truffa, con esponenti palermitani di Cosa Nostra.

Da An al Pds, fino alla Lega, in tanti hanno scommesso su slot machine e Bingo.

An è sempre stata appassionata di slot. Lo dimostra la parabola di Amedeo Laboccetta, fedelissimo di Gianfranco Fini e figura chiave del partito a Napoli. Laboccetta per anni è stato il numero uno in Italia della Atlantis che con 50mila macchinette controlla il 30% del mercato. Una marcia trionfale, con qualche inciampo: la Procura della Corte dei Conti nel 2007 aveva chiesto alla Atlantis il pagamento di 31 miliardi di euro. Un record, ma sono 10 i concessionari nella lista dei magistrati contabili: Cogetech, Snai, Lottomatica, Cirsa, Hbg, Codere, Sisal, Gmatica, Gamenet. Per i pm, dovevano pagare ai Monopoli dello Stato circa 90 miliardi di euro. Tutto nasce dal Prelievo erariale unico, che i concessionari devono pagare sulle slot per ogni ora di collegamento alla rete dei Monopoli. I pm, supportati dal Gat della Finanza, sostengono che nei primi anni molti concessionari non collegarono le macchine.

I partiti hanno sempre difeso i concessionari."

E' ovvio che i partiti difendono i concessionari......

Vi invito a leggere entrambi gli articoli per intero, vi daranno un'idea del giro di soldi che ci sta dietro.

Si capisce bene, anche, per quale motivo, i nostri politicanti continuano a rifilarci la storia che non ci sono soldi per migliorare lo stato di fatto, e non provvedono ad accellerare i tempi per riscuotere i 98 miliardi di sanzioni ai concessionari di slot machine. Con questi soldi si potrebbe rilanciare l'eco-economia, la ricostruzione dell'Abruzzo.....
98 miliaerdi dimenticati, anche dalla maggior parte dei giornali...

In rete, la petizione ha raggiunto 5600 firme, grazie al sostegno del MU878.

Vogliamo giustizia fiscale, e controlli.
La finanza deve controllare questi locali, deve vigilare affinchè non diventi un vizio, che può portare alla rovina moltissime famiglie.
Regole e controllo!
Forse, le prime ci sono, quello che manca è il controllo serrato, e l'applicazione delle stesse.

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