Notte fonda: erano le tre, quando il sisma ha devastato inesorabilmente il paesello… Fuori, la neve, e la sola luce della luna… Silenzio… Sconforto… Ma ben 2500 persone rimasero in vita, proprio grazie alla premura ed alla dedizione del sindaco Maniscalco e dei suoi collaboratori.
Morirono solo 4 persone, tra cui, un uomo, che più volte aveva espresso il desiderio di ritornare a casa, per salvare la sua mula ( allora, mezzo di sostentamento della famiglia, perché utile nei campi, come mezzo di trasporto…): ovviamente, se gli avessero permesso di ritornare nel paese, altri lo avrebbero seguito, creando confusione. Lui, purtroppo, ha seguito il suo cuore… Ritrovata, sotto le macerie, anche una coppia di ottantenni: lui non se l’è sentita di abbandonare la moglie paralitica, e li hanno ritrovati, insieme, nel loro ultimo abbraccio…
Nei giorni successivi, il signor Maniscalco, si è dato molto da fare, reperendo tende per gli sfollati, e dotandoli di una cucina da campo. Per provvedere alle prime necessità della sua gente, ha convinto, alcuni fornai, a riprendere il loro lavoro… Il sindaco, sarebbe stato con loro, nei forni e, se ci fossero state altre scosse sismiche, sarebbe stato disposto a morire con loro… Così dicendo, li convinse… Ed il pane fu assicurato.
Lode ed onore a questo bravo uomo ed ai suoi assistenti: con caparbia e decisione, ha salvato i suoi concittadini, che, ancora oggi, con commozione, lo ringraziano di cuore… Anche se lui, con la modestia che contraddistingue solo i grandi uomini, continua a ripetere di aver fatto solo il proprio lavoro !!!
( Fonte: Rai 2, “Ricomincio da qui”, 27 Aprile 2009 )
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