Io e Marley: considerazioni personali sul film e sul finale.
Marley, è il nome di un cane: il suo padrone lo sceglie, durante il tragitto per portarsi il cucciolo a casa, ascoltando Bob Marley, alla radio.
E’ una storia dalle mille sfaccettature: a tratti, comica; a tratti, difficile; estremamente commovente, alla fine.
Alla base di tutto, il sentimento puro, genuino, di assoluta devozione, che Marley rivolge spontaneamente e spassionatamente, alla famiglia, che lo adotta e lo accetta, come membro integrante (anche se, a volte, un po’ ingombrante) di sé stessa!
Dopo qualche tempo, riguardando video, foto, …ti accorgi che è sempre stato lì, con te… in sordina, sotto il tavolo, in un angolo ad osservare…ma è sempre stato lì… Ti ha accompagnato per un lungo periodo della tua vita… Forse, lo hai anche dato per scontato… E’ sempre stato lì, accanto a te!
Tutte le bricconate, tutti i macelli, i dispetti, che rendono Marley “il cane peggiore del mondo”, si trasformano in tratti immancabili, della sua presenza in casa… Li abbiamo anche odiati, ma, quando il compagno di una vita, viene a mancare, li ricordiamo, sorridendo, e ci rendiamo conto di quanto profondamente ci manchino… Proprio come ci mancano le carezze, le coccole, gli occhioni che ci scrutano, quell’animo dolce, che ci ama incondizionatamente…
Il vero amico, che non ti giudica: non gli importa chi tu sia, un fallito, un uomo di successo… Per lui, tu vai bene comunque, disposto a seguirti in capo al mondo,in cambio di una carezza gentile.
Peccato, che tra gli uomini, la canzone sia completamente diversa… Tra i cani “bastardi”, troverete ,di certo, più amore e più conforto, che tra certi uomini, che si definiscono “di razza”…
Pimpinella
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