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mercoledì 8 aprile 2009

Abruzzo: una tragedia preannunciata!


Una tragedia preannunciata

E’ da più di tre mesi, che l’Abruzzo “trema”… E’ da una settimana, poi, che le scosse hanno preso vigore, non dando tregua. Tanta la rassegnazione e la consapevolezza che, vivere in queste condizioni, significhi abituarcisi, che, persino la scossa del 5 Aprile, alle 23, tanto forte, da far riversare in strada, gruppi di persone, chiaramente preoccupate, è stata, comunque e purtroppo, sottovalutata…
Alle 3.32, del 6 Aprile 2009, la catastrofe, da settimo,ottavo grado della Mercalli… Un boato, case che rovinano, strade che inghiottono, un forte puzzo di gas,il buio pesto, la polvere…
Tante e terribili le interviste, passate nei TG: sembra quasi che i cronisti, cerchino disperatamente lacrime da mandare in onda…e pongono certe domande assurde… La disperazione è tangibile… Sarebbe meglio appoggiare quei maledetti microfoni, e dispensare, piuttosto, conforto e sostegno.
Uno scenario apocalittico…
Favoloso, l’intervento dei soccorritori, provenuti da ogni dove. Protezione civile, carabinieri, vigili del fuoco, unità cinofile, esercito… Volontari e non,che mettono a disposizione il loro coraggio, le loro braccia, la loro stessa vita. Scavano a mani nude, tra i calcinacci. Questi veri Angeli, sono riusciti a salvare più di cento persone. Cifra che, mi auguro, sia destinata a salire, visto che i dispersi sono ancora molti… Indispensabile, il lavoro della croce rossa, dei medici, degli infermieri, a disposizione dei feriti e di tutti coloro che ne abbisognino. Funzionali e assolutamente necessari,gli accampamenti ed i catering, su cui contano più di 70 mila sfollati. Sono, infatti, più di 15.000, gli edifici resi inagibili dal terremoto. La terribile scossa, ha investito in pieno L’Aquila, i paesi limitrofi (distanti, da essa, una decina di chilometri), nonché, alcuni comuni montani, oltre tutto, ardui da raggiungere.
Berlusconi, firma lo stato di calamità: è prioritario, sollevare le sorti della Regione. Poi, chissà quando e se, si parlerà di “Responsabilità”…
Lo scienziato Gianpaolo Giuliani (sentirete il suo nome sempre meno spesso, sostituito da un generico “qualcuno ha detto”… Mi raccomando, quindi, non dimenticatelo), membro del Centro Nazionale del Gran Sasso, aveva previsto, circa una settimana fa, la possibilità di una scossa sismica di ingenti proporzioni, rilevando la presenza di un alto tasso di Radon (un gas, presente nel sottosuolo), indice di movimenti tellurici importanti in atto. In parole povere, è come se il nostro Appennino,”assorbisse” l’energia generata dallo spostamento delle due placche terrestri principali ( quella dell’Europa e quella dell’Africa), trovandosi, praticamente, la nostra penisola, tra i due Continenti. Avviene che, il Tirreno e l’Adriatico, tendano ad allontanarsi di qualche millimetro l’anno.
( Apro una parentesi: non sono un geologo, ma estrapolo notizie dalla rete e dalla tv…Poca roba, ma sorge spontanea una domanda: come si può costruire un ponte, sullo stretto di Messina, se il Mediterraneo è geologicamente “ instabile”? Mah… Accetto delucidazioni. Chiusa parentesi).
Giuliani, , dopo questa dichiarazione, è stato denunciato per procurato allarme… C’è chi ( 06.04.09 ,h. 8:57, RAI 1) esordisce dicendo: “Credo se la meritasse” ; chi precisa che Giuliani sia solo un tecnico, senza laurea…

Mi chiedo: ma se le parole di questo “visionario”, senza nemmeno un titolo, proprio perché pronunciate da”uno come lui”, non hanno alcun peso, perché prendersi la briga di denunciarlo? Come mai, “uno come lui”, lavora in un centro di così grande prestigio? Addirittura, c’è stato qualche intelligentone che ha avanzato l’ipotesi esasperata, di una tragedia ancora più immane, qualora, avvisata la gente di Sulmona (zona entro la quale, dicono, la previsione di Giuliani si sarebbe dovuta verificare; affermazione smentita dallo stesso Giuliani, a “Porta a porta”, puntata del 07.04), questa si fosse rifugiata presso L’Aquila… Solo un cretino, avvisato di una catastrofe imminente, si sarebbe allontanato dal pericolo di una sessantina di chilometri… Io, almeno, mi sarei presa la briga di farmi un po’ più di strada…io… D’accordo con gli esperti,quando sostengono che sarebbe stato illogico evacuare zone tanto estese, e per un tempo imprecisato... TUTTI, tranne Giuliani, continuano a ripetere, che i terremoti non si possono prevedere… ( dillo e ridillo, alla fine, finirò per crederci anch’io… forse…). Ma, secondo me, sarebbe stato doveroso, almeno, avvisare gli interessati, anche della sola probabilità che una scossa sismica importante si sarebbe potuta verificare, per dare loro la possibilità di scegliere: avrebbero avuto una settimana di tempo (pur non sapendolo) per decidere se, che ne so, anticipare le vacanze pasquali e raggiungere anzitempo i parenti lontani; se mettere al sicuro determinati beni; decidere di costruirsi una tenda in giardino, senza abbandonare casa; oppure accettare il rischio e rimanere nelle proprie abitazioni; ma, almeno, avrebbero avuto la possibilità di DECIDERE… A nulla vale l’obiezione sollevata da qualcuno “ Tanto, dopo qualche giorno dall’evacuazione, la gente sarebbe ritornata a casa…” Ma anche no! Magari, si sarebbero salvato un solo studente “credulone”, ma sarebbe, comunque, stata una vita in meno sotto le macerie… Scusate se è poco… Avrebbero dovuto dare loro la possibilità di scelta!!! Ed ecco, che una previsione scientifica, viene fatta passare come una premonizione fortuita… Lo snobismo di certi “esperti”, ha sotterrato l’esperienza e gli studi di un povero visionario, senza arte, né parte, che si è permesso di scavalcare il “sistema”, prendendo iniziative proprie… Spero solo che questo non freni, come al solito, la giustizia ed il riconoscimento di responsabilità, nei confronti di determinati “signori”… Perché, di fatto, se avessero avuto almeno la briga di studiare il fenomeno, rilevato da Giuliani, con un po’ di umiltà e di buon senso, forse la strage si sarebbe potuta evitare… Forse o quasi certamente…
Ma sì… sorvoliamo pure sulla possibilità di una evacuazione, volontaria e non imposta, preventiva… Data l’eventualità di una scossa tellurica importante, si dice che, comunque, era già pronto un bel piano di intervento repentino e risolutore… Dicono… Intervistata, la povera gente afferma che sono passate delle ore, prima dell’ arrivo delle forze dell’ordine… Altri, affermano di non avere ancora nemmeno una tenda, per ripararsi dal freddo, dalla notte… Spero che non si tratti di uno specchietto per le allodole… Come Napoli: lì, riprendono solo le strade ripulite dalla spazzatura; in Abruzzo, solo le località, dove l’intervento degli aiuti c’è stato regolarmente, ma non altrove…
Ma sì… continuiamo a sorvolare… Purtroppo, però, le domande continuano a sorgere, spontanee… Mi spiegate, come mai l’ ospedale S. Salvatore, non rispondendo, evidentemente, ai canoni antisismici, normativamente previsti, non è stato debitamente “rinforzato”, già dopo le prime scosse telluriche? Proprio il primo centro d’accoglienza per feriti, anziani, bambini… al novanta per cento inagibile… alla faccia del “piano d’emergenza”… Una sola sala operatoria attiva… medicherie improvvisate… tutti per strada… Elicotteri operativi, sfollano i bisognosi, negli ospedali limitrofi…. Mah… Ancora: mi spiegate, come mai, crolla una struttura, occupata da giovani studenti universitari? L’edificio, si “siede” letteralmente sul suo primo piano… Possibile non sia stato possibile evitarlo, in tre mesi di scosse continue, e con un “bel piano d’emergenza” già pronto da tempo? Ma di che cavolo di piano d’emergenza si trattava? Crollano edifici nuovi, sembrano di cemento armato… Ma,da una prima perizia, si tratta, comunque, di materiali assolutamente scadenti … a basso costo… Per non parlare del Centro storico… danni incommensurabili… Mi dicono, che durante le guerre, si tendeva a proteggere le architetture, con sacchi, riempiti di terra… 
Oggi, avrebbero potuto, forse, difenderle diversamente… La tecnologia e la scienza, al servizio dell’umanità… Ma, a quanto pare, servono poco, se mancano i fondi, per farle fruttare… O, forse, i fondi ci sono, ma finiscono nelle tasche sbagliate…
Se penso, poi, alle prime richieste fatte, per gli sfollati: l’acqua, per esempio. Vabbè, non creiamo “falsi” allarmismi, ma, nel famoso”piano d’emergenza”, un bel rifornimento idrico, delle belle cisterne per fronteggiare situazioni critiche, ci potevano pur stare…
E se l’emergenza fosse rimasta solo un’eventualità, senza concretizzarsi? Meglio così… Ma, almeno, ci saremmo sentiti comunque tutelati; avremmo apprezzato la presenza delle istituzioni…

Un sentito abbraccio di cordoglio, giunga alle famiglie colpite da terribili lutti… Sopravvivere ai propri cari, diventa, spesso, peggiore della stessa morte… Che l’amore e la solidarietà, possano portare loro, almeno un po’ di conforto…

Che questa immane tragedia, insieme alle altre, che hanno martoriato la nostra povera Penisola, porti, non solo alla presa di coscienza, al riconoscimento di responsabilità, nonché ai risarcimenti dovuti,quantomeno materiali; alla tutela di diritti, quali quello di vivere in case sicure, quello di essere informati, quello di poter essere liberi di scegliere… Ma porti anche a rivalutare la questione nucleare, in Italia, riconosciuta, oltretutto, come zona altamente sismica!


Concludo, con un paio di consigli da seguire, in caso vi troviate in casa, e vi sorprenda un terremoto:
1)Anche se l’istinto, vi porta a fiondarvi per le scale, non lo fate assolutamente… Si tratta della prima parte della casa che, solitamente, vien giù… E, anche nel caso in cui, riusciste a raggiungere l’uscio, quasi certamente non riuscireste ad aprirlo, perché bloccato dal solaio.
2)I posti ideali, per proteggervi, sono: gli angoli, tra due muri portanti; lo stipite della porta; sotto un tavolo o sotto il letto.


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