Referendum Sì/NO? NO! E' un'altra presa per culo!

In questi giorni, imperversa la disputa sull'incorpare, o meno, il referendum per cambiare la legge elettorale (porcellum), attualmente in vigore. Questo, per far risparmiare alla Stato 400 milioni, da destinare ai terremotati dell'Abruzzo.

Continuando su questo binario, si perde di vista la cosa più importante: spiegare agli Italiani, cosa propone questo referendum!

Per carità, trovare risorse per i bisognosi è importantissimo, ma non dimentichiamoci, che si potrebbero reperire denari, altrobe: basterebbe non costruire quel famoso ponte sullo stretto; riscuotere i soldi dagli evasori accertati...

Tornando al referendum, ritengo che sia una presa per il culo!

Ecco i motivi della mia affermazione:

• premio di maggioranza alla lista, che prende più voti, non alla coalizione (si ritornerebbe ai listoni: i partiti più piccoli sono destinati a fondersi in un sol partito. Es.: PDL, o PD);
  
• si darebbe il via ad un sistema bipartitico puro. Con appropriati adattamenti, si spianerebbe la strada al presidenzialismo;
• il terzo punto, sembrerebbe quello più importante: porterebbe all'eliminazione delle candidature multiple.

Non mi piace l'idea che un partito debba perdere la sua identità, per fondersi in un movimento accentrato, nelle mani di un singolo rappresentante: forte compressione delle singole istanze, che difficilmente sarebbero rappresentate da un leader unico.

A mio avviso, altre conseguenze potrebbero essere:

• candidati, del calibro di De Magistris, per perseguire gli obiettivi prefissati, dovrebbero sedere accanto a persone "poco pulite", altrimenti non avrebbero voce;
• verrebbe meno il dialogo: se su 630 seggi, una buona fetta, spetterà ad una sola lista, sarà quest'ultima a fare il bello, ed il cattivo tempo (nella legge porcellum, questa fetta, per la camera, consiste in ben 340 seggi, assegnata alla coalizione vincente!).
  

Il confronto è aperto: aspetto le vostre considerazioi.