Raccolta delle olive prima parte: ecco perchè scrivo poco...

In questi giorni, chi mi segue assiduamente, si è accorto che scrivo con meno frequenza: non è certo per mancanza di spunti, idee..

Anzi... Ma mi sto dedicando alla raccolta delle olive.

La mattina, mi alzo verso le 6:45; faccio colazione (cappuccino, con gli abbracci del Mulino Bianco); prendo il pranzo a sacchetto, e mi dirigo verso il mio trattore, con carrello a seguito.

Sul carrello, c'è la scopatrice, le cassette, e dei grandi cassoni grigi.

Controllo che non manchi qualcosa: benzina, scope, coperchi tagliati a metà, che usiamo come palette, documenti (già i documenti....)

Non inizia prestissimo, la giornata lavorativa, anche se, con il freddo, non è il massimo mettersi sul trattore, alle 7:15, per farsi una decina di km...

Lo so, lo so, ci sono lavori peggiori: la maggior parte delle persone si alza a quell'ora, anche prima; o lavorano di notte... Solo che... Preferirei starmene a letto :)

Il lavoro nobilita l'uomo: mi piace questo detto, ma....

Tutto sommato, affronto la giornata con serenità: canticchio, a bocca chiusa... se lo facessi a bocca aperta, mi verrebbe una bella tonsillite...., specie in mattinate come quella di ieri, con il gelo che ricopriva i campi.
Se espiravo con la bocca, facevo nuvolette.

Un pensiero ricorrente, è rivolto ai giovani, al loro futuro, ed anche al mio...

Spesso, mentre vado ai campi, passo di fronte all'ITC, dove mi sono diplomato, per poi proseguire con l'università, e mi chiedo, se, per loro, ci sarà un lavoro degno degli studi che affrontano.

Cosa faranno?

Tranne i pochi fortunatissimi, ed altri che, come me, che di tanto in tanto, lavorano con i genitori, che destino gli aspetta?
Fabbriche chiudono, crisi: un futuro che non c'è....

Per fortuna, una volta che esco dal paese, mi ributto per le vie di campagna, lascio da parte questi pensieri, la natura prende il sopravvento....

Vedo gli olivi secolari, forti, possenti: chi sa quante tempeste hanno superato indenni.

Qui da noi, siamo in molti a fare la raccolta delle ulive a terra: quindi, le campagne sono pulitissime, in questo periodo, a scapito di altri...
Tutto è ordinato: il terreno, sottostante gli alberi, è liscio, puoi giocarci a pallone, l'erba non esiste...

Per le strade, c'è pochissima gente, tutto sembra fermarsi, se non fosse per il rumore del trattore: troooooommmmmmmmmmmmmmm!!!

Arrivato in campagna, scendo la scopatrice, con un sistema collaudatissimo, tutti fanno così, ma.....

Si mettono due murali di legno, sul carrello da un'estremità, e dalla'altra si poggiano a terra, e, da lì, si fa scendere la scopatrice...

Roba da matti, certe volte penso che se inciampo, mi ritrovo investito dal mio stesso mezzo.... O.o

Il lavoro nobilità l'uomo.... Se sopravvive...

Passati questi 5 minuti, di massima concentrazione, e nervi saldi (no, per carità, non sono Jones Bones), passo alla fase di accensione della stessa.
Qui, ci sono due modi per procedere: uno, adottato dalla maggior parte degli agricoltori, compreso mio padre (esperto imprenditore agricolo, che a sfottò chiamo "criminale agricolo", giusto perchè lui è sempre 5 passi più indietro rispetto all'innovazione tecnologica, anche 10....), l'altra, elaborata da me, mezzo mozzo agricolo...

Il suo metodo, è sicuramente più "elegante"; il mio, evidentemente, più terra terra....

Lui, lega l'estremita della corda alla corona del volano, e comincia a molleggiarla: la corde si avvolge, e poi, di botto, tira (ok, è fico lo so, non infierite.....)

Il mio metodo,ummmm

Andiamo oltre....

Va bene, se vi interessa....

Per natura, non sono un molleggiato, e, visto che tutto deve riuscire a prima botta, procedo in questo modo: giro la corona di avvio, fino al punto di massima resistenza, e riavvolgo, la corda, girando il volano nel verso opposto, a quello di trazione. Tiro e TRAMMMMMMMMMM.

I mezzi agricoli, o fanno TUMMMM o TRAMMMMM....

Continuo nei prossimi giorni...