Terremoto Abruzzo 2009 - documentario con interviste 25 giorni dopo from Jolly on Vimeo.
"Documentario con interviste realizzato 25 giorni dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo;
il 6 aprile 2009 il sisma, con la scossa più forte di 5,8 gradi Richter, ha provocato oltre 150 morti (v. precisazione: sono 299 i morti) 1.500 feriti.
Riprese effettuate nelle zone: L'Aquila, Onna, Paganica e San Gregorio.
Si ringrazia il Rotary Varese-Verbano
fonte:http://vimeo.com/4818572"
Precisazione:
"Terremoto : 299 le vittime del sisma."
"sabato 23 maggio 2009 17:56
E' 299 il numero ufficiale delle vittime accertate del sisma. Lo comunica la questura dell'Aquila.Fonte:http://www.leggimi.eu/cronaca-/terremoto-299-le-vittime-del-sisma.html"
Cercando informazioni sull'Abruzzo, quelle date dalle persone del posto, mi sono imbattuto in questo video.
Diffondiamolo, per non dimenticare!
Inoltre, la signora Anna, nel suo blog http://miskappa.blogspot.com/2009/05/lunedi.html, ci descrive una sua giornata, vi riportiamo una parte del suo post:
"Mi domando in mano a chi ci stiano mettendo. La verifica di stabilità ci ha lasciato del tutto insoddisfatti. Interdetti direi. E ci ha portati fino alle ore 13, con un caldo bestiale. Ora di pranzo, si va alla mensa del campo della stazione. Arriviamo alle 13,15. Ci comunicano che non ci sono più pasti. Ci dirottano presso un'altra mensa. Al piazzale di La Meridiana. Arriviamo dopo cinque minuti. Pasti finiti anche lì. Si potrebbe andare alla mensa di Monticchio, ma è dall'altra parte della città. Con una sola arteria aperta, non si arriverebbe in tempo per le 14, ora di chiusura. E poi, forse, i pasti son finiti anche lì.Tentiamo in un paio di strutture a pagamento, ma sono invase dai volontari della protezione civile. Alla fine, entriamo in un supermercato e compriamo del pane e della mortadella e li consumiamo seduti su una panchina all'interno del centro commerciale. Ci sentiamo abbastanza idioti.La pratica della verifica della nostra casa è irrimediabilmente smarrita, al momento non sappiamo a chi rivolgerci. I numeri di telefono che ci hanno fornito per cercare di recuperarla ci buttano giù il ricevitore,senza dire neanche pronto. Tutto ciò fa sentire abbandonati. E anche contrariati, per usare un eufemismo.Una buona notizia, però, c'è. Sabato 30 avrà luogo una manifestazione di cittadini per chiedere a gran voce di essere ammessi al centro storico. Cuore pulsante e fulcro della nostra città. Culla della nostra memoria, anche se offesa quasi a morte. Ora terra di nessuno. Pronta per essere messa in sicurezza per ammettere i potenti del mondo. Ma non per noi. Siamo armati di ottime intenzioni. Si cercherà di forzare i posti di blocco. 'Sta cosa mi piace. Cazzo, la città è anche nostra. O no?"
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