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Questo, ovviamente, solo il contorno esilarante, di messaggi politici e morali ben precisi: i soldi spesi, per fare la guerra, piuttosto che investiti in fini più nobili; il potere sessuale che le donne esercitano sugli uomini, ed il cattivo utilizzo che se ne fa, per diventare “ministre”, portando via il lavoro a chi, la puttana, la fa per mestiere; tanto dice la spada infilata tra le chiappe di un attore, mentre canta “menomale che Silvio c’è…” ; la donna che “ fa l’ uovo”, infecondo: lo sciopero del sesso, intrapreso per ricattare l’uomo e non farlo partire in guerra, la frustra, non solo sessualmente, ma le impedisce anche di diventar madre; la presa in giro dell’uomo latino, “potente”, “macho”, ma che non è nulla dinanzi ad una presa di posizione della donna; lei, propensa al sacrificio, pur di non veder crepare il proprio uomo, quello che lei chiama “l’eroe del cazzo”, in guerra, ma, pur sempre, consapevole della propria sessualità e del bisogno fisiologico, che la pervade, esattamente come un uomo, anche se in maniera diversa… Si conclude con un banchetto finale: la guerra è finita; gli uomini e le donne possono, finalmente, ricongiungersi, e godere, le une degli altri, in pace.
N.B. L’astragalo, è un osso del piede. Quello degli animali, nell’antichità , veniva “numerato” da uno a quattro, ed usato come dado da gioco.
P.S. Simpatica, l’interpretazione di una delle ragazze, della canzoncina “Lulù”; ma, godetevi l’interpretazione, quella originale, di Aldo Fabrizi!
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